Ravioli cinesi

Questi ravioli, per me, hanno il sapore di una domenica. Quelle in cui ti alzi con la voglia di fare e di giocare in cucina. Quelle in cui gli occhi di mia madre sono puntati su di me mentre, con caparbietà, provo a chiudere questa pasta. Quelle in cui è sempre bello fare qualcosa per la prima volta perchè, parliamoci chiaro, è quella che non ci dimenticheremo mai. Ecco perchè le amo, le prime volte, loro restano stampate nella testa e tornare a trovarti ogni volta che replicherai quella ricetta, ogni volta che riascolterai una canzone o rileggerai un libro dopo tanto tempo. Sono un’estrema fan delle prime volte perchè amo i segni e, beh, loro lo lasciano sempre. Così, dicevamo, ci sono quelle domeniche in cui senti che un tuo nuovo esperimento andrà a buon fine e allora inizi. Cominci con l’impastare la pasta, guardandola, accarezzandola e coccolandola. Quando lei starà lì al calduccio noi ci dedicheremo al ripieno. In una padella facciamo cuocere con un po’ d’acqua le verdure tagliare a julienne, quando si saranno ammorbidite e stufate bene aggiungete la soia a vostro piacimento, a me, ad esempio, piace bello carico perchè è un sapore che mi conforta. Bene! Adesso riprendete la vostra bella pasta cercate di stenderla il più sottile possibile e iniziate a ricavarne con un coppapasta o un bicchiere le vostre forme. Una volta che il mix di verdure sarà freddo aggiungetene un cucchiaino all’interno del vostro raviolo. E ora? Ora inizia il più bello, quella spinta che vi ha fatto sentire che oggi poteva essere una domenica creativa. Ok,cominciamo. Prendete il vostro raviolo, poggiate un lembo sulle dita della mano e iniziate pure, con l’altro lembo a fare delle pieghe che chiuderete una sull’altra fino ad arrivare in fondo. Alla fine di questa operazione vi sentirete un po’ dentro le storie di Murakami. Per cuocere i vostri ravioli vi basterà un goccio d’olio in una padella, aspettate che si formi una crosticina meravigliosa e bagnate con del’acqua. Io a fine cottura ho aggiunto ancora un po’ di salsa di soia per dargli quella sugosità in più e, devo dire, che erano veramente buonissimi. Quindi non mi resta altro che augurarvi buon viaggio perchè non c’è viaggio migliore che quello attraverso il cibo!